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Trattato di economia

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Messaggio  Aster_x Lun Apr 08, 2013 8:43 pm

Trattato di economia
di Stefano Leon Spadalfieri Belfiore
Conservato anche presso la Biblioteca spinozista



Potete visionare copertina e parti del libro semplicemente aprendo queste parti:

Copertina del libro

Prima Parte

Seconda Parte

Terza Parte




I SETTORI






In generale, un settore e inteso come un insieme omogeneo formato da ogni cittadino che sceglie la propria occupazione/campo legate da relazioni di concorrenza o altro tipo. Qui si analizza sopratutto la struttura del settore quindi se si presentano comportamenti di monopolio collusivo e quindi una applicazione dei prezzi-ricavo a livelli più elevati di quelli giudicabili equi dalla popolazione. In altra analisi però può verificarsi un eccessivo frazionamento di un determinato settore(es. troppi campi di mais o grano) e quindi esservi una concorrenza esagerata e cosi operando si mettono a rischio la sopravvivenza di determinati settori ritenuti essenziali per la sopravvivenza del Regno. Queste analisi quindi conducono ad un rafforzamento di determinati settori e ad avere un equilibrio tra i vari settori (per una determinata quantità di panettieri servono una determinata quantità di campi di grano e mugnai).
Una seconda area di analisi e data dalla interdipendenza settoriale per quanto riguarda condizioni di consumo produzione e mezzi monetari. Il sistema economico del Regno e rappresentato sotto forma di matrici di settori che evidenziano flussi in entrata e uscita di ciascun settore rispetto ad altri. In questo caso i settori sono l'insieme dei cittadini che hanno la medesima tipologia di flussi in entrata e uscita, le cosa più importanti in questo sistema di “matrici” sono le relazioni tra i settori.
La terza ed importante area è dedicata allo studio del contesto competitivo tra i vari produttori (cittadini). Qui il settore è definito come insieme di cittadini concorrenti in uno stesso mercato e l'attenzione si concentra sul comportamento competitivo del cittadino appartenente ad un determinato settore. Ci si domanda quali stimoli e quali vincoli , derivanti dal settore, condizionino il comportamento delle aziende e, di conseguenza quali risultati si possano conseguire nel settore indagato. L'ipotesi di base è che la struttura del settore sia la variabile ambientale dominate (l' ambiente economico è l'insieme di condizioni e fenomeni esterni che influenzano significativamente la struttura e la dinamicità del produttore/cittadino); variabile che influenza con relazione di causalità diretta i comportamenti dei cittadini; la struttura del settore determina il comportamento dei cittadini e questi determinano i risultati; in definitiva la redditività di ogni cittadino di un determinato settore dipende essenzialmente dalla struttura del settore stesso.
Tale struttura viene analizzata secondo tre variabili:
la prima è il grado di concentrazione del settore, elevato se un piccolo numero di produttori/cittadini copre una quota molto elevata dell'offerta ; bassa se se il settore è composto da un elevato numero di produttori/cittadini esprime una piccola quota dell'offerta;
la seconda è la struttura dei costi, dove si analizza la curva dei costi unitari di produzione in funzione ai volumi di produzione e anche l'andamento nel tempo dei costi unitari di produzione in funzione dei processi di apprendimento; si intende valutare se e come al crescere dei volumi di produzione e al protrarsi della produzione nel tempo i costi unitari diminuiscono;
la terza è il livello delle barriere in entrata, ovvero il livello degli ostacoli di vario ordine che dovrebbero essere superati da un cittadino che si accinge ad avviare una qualunque tipologia di campo o bottega; il livello delle barriere d'entrata indica il grado di protezione del settore, e dunque i livelli di discrezionalità decisionale di cui gode l'insieme dei cittadini facenti parti del settore i un dato momento, la struttura dei costi è una variabile particolarmente rilevante quando sono notevoli le economie di scala; in larga misura la concentrazione può essere favorita od ostacolata dalla normativa in vigore e dalle specifici interventi di politica economica ;sempre possono essere rilevanti variabili non specifiche del settore: la differente efficienza espressa dalle persone e dagli assetti organizzativi non sono derivanti da ragioni non solo di ordine economico.
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